Riconciliarsi per vivere – dalle qualità della ragione alle ragioni del cuore

Riconciliarsi per vivere è il quinto passaggio del Decaloper Ideale.
Il passaggio della riconciliazione è un passaggio “obbligato” per chi intende dare un senso alla vita vista come Dono; la riconciliazione, con se stessi, con gli altri, con le istituzioni, con la vita è un passaggio possibile solo al cuore, non alla ragione. Nella società di oggi, la scelta del cuore può sembrare perdente e impercorribile; non lo è, se a fianco della riscoperta del cuore e del riconoscimento del suo primato, si sviluppano le ragioni del cuore, ossia dei modi di vedere, pensare e decidere che possano inserirsi nel vivere quotidiano in modo armonico, ancorchè innovativo e complementare rispetto a quanto c’è già.
Nella sua prefazione il prof. Antonio Papisca scrive che l’autore “che esercita la professione forense, intende implicitamente dire che ai classici principi della tradizionale legalità: neminem laedere, unicuique suum tribuere (non danneggiare alcuno, dare a ciascuno il suo), bisogna aggiungere un ulteriore precetto: bonum facere (fare il bene). In virtù di questa integrazione, la civiltà del diritto si incontra con la civiltà dell’amore, per esaltare la centralità della persona umana e il rispetto dei diritti fondamentali che le ineriscono“.
Le riflessioni di Carlo Spillare, scritte da riconciliato e libero dall’obbligo di dovere dimostrare qualcosa agli altri, sono in gran parte testimonianza della “voce che ride“ dentro di lui, con l’ipotesi che chiunque arrivi ad ascoltare o, meglio, riascoltare la propria “voce che ride” così passando dalle qualità della ragione alle ragioni dl cuore.

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